La mappa dei paesi che ho visitato

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IN VIAGGIO 11 gennaio 2010

Scrivo dal cielo. No, non sono morto, sto solo volando verso casa. La vacanza è finita e già la testa va agli impegni futuri.
Stamattina ci siamo alzati tardi, alle 09:30, e mentre facevamo colazione (all'amore mio mancavano panna, pancakes e dolcini, sigh!) ci toglievano le cose intorno, preparando già la sala per il pranzo. Un'immagine molto nitida della giornata, con la vacanza che sta per scomparire e il contorno che già prende le sembianze nuove, quelle del ritorno alla normalità.
Tornati in camera facciamo le valigie e alle 11:00 siamo fuori dal nostro bellissimo hotel da 150€ a camera (noi ne abbiamo pagati solo 57€ grazie a un'offertona su internet) in cammino verso la stazione degli autobus. Dopo 45 minuti di scarpinata arriviamo alla stazione, facciamo una pausa all'ufficio del turismo e attraversiamo un centro commerciale, prima di arrivare al nostro pullman. Che parte all'una, dopo aver rischiato di lasciarci a terra chiusi tra due porte!!
80 minuti (oh, spaccati!) di viaggio e arriviamo all'aereoporto, controllo bagagli e imbarco. E volo.
All'atterraggio anche il nostro tavolo avrà assunto nuove sembianze e la nostra vacanza sarà davvero finita. Treviso ci aspetta con la suocera al gate.
Cosa resta? Una città cosmopolita, priva di qualsiasi eccezionalità (tranne il Vasa, ma sono di parte) e abbastanza cara, ma un bel posto da vivere. Di Stoccolma mi resteranno i baci sotto la beve, il Vasa, la passeggiata per Gamla Stan e poco altro di veramente indimenticabile, ma anche un'idea di città del mondo, come Londra o New York. Tutto ordinato, tutto apparentemente efficiente: perchè non ci riusciamo anche noi?
Tornare in Italia significa vedere la gente che s'imbuca in coda, come i tre tamarroni veneti sull'aereo con noi. Significa dover lottare ogni giorno per quello che è tuo e ti spetta di diritto. Significa tornare al nervosismo quotidiano in ogni cosa. E la domanda allora è: perchè tornare? Ogni volta che torno da un posto che mi piace me lo chiedo, ma poi vuoi il lavoro che faccio, che mi piace e che comunque mi fa muovere, vuoi che non sono così coraggioso o stolto da mollare tutto e andare da un'altra parte, desisto. Chissà un giorno...non sappiamo cosa ci riserva il futuro.
Se tornerò da queste parti? Non lo so. Forse in camper fino a Capo Nord, passando per paesini incantati come Sigtuna...ma è presto per saperlo. Ora mi servono anche il sud, l'est e l'ovest. Buon viaggio, viaggiatore!



Ispirato l'amore mio...ma quello che ha scritto lo condivido praticamente in toto.
Giornata di viaggio oggi, senza nessun acquisto da fare, cartoline da imbucare, soldi stranieri da finire...davvero strano per i nostri canoni, si vede che siamo rimasti almeno un giorno in più del necessario in questa bella capitale nordica. Bella, non eccezionale, e maledettamente fredda, anche se per caso, un freddo raro quindi, umido, ma con una neve soffice e farinosa.
Una città come tante, senza grandi pretese o originalità che colpiscono. Certo il Vasa e lo Skansen meritano davvero, così come la città vecchia e i tanti accoglienti caffè.
E' una città internazionale, una capitale ordinata e attiva, un posto unico per vivere, ma in cinque giorni c'è d annoiarsi. Avremmo forse dovuto fare un paio di giorni a Gotheborg, ma in fondo va bene così.
Siamo anche riusciti a stare in un totale di spese decente (circa 1100€ tutto compreso, non male no?) sebbene sia davvero una città cara appestata.
Ne è valsa la pena? Me lo chiedo, ma poi mi rispondo che ne vale sempre la pena, viaggiare, conoscere posti nuovi, mettere in dubbio la propria vita di tutti i giorni, sognare sempre in meglio...
Stoccolma è una città giovane e quindi fatta per giovani, con più di ottanta musei e un'infinità di locali, con internet che ne fa da padrone, così come le relazioni sociali.
Forse noi non siamo fatti per questo, vorremmo, ma non lo siamo. Siamo nati vecchi e questo tipo di luoghi ci lasciano sempre un po' perplessi.
Di sicuro ci siamo arricchiti, come ad ogni vacanza e per l'ennesima volta ci domandiamo perchè solo in Italia si vive nel disordine, nella sporcizia e nel magna magna.
Ma è tempo di andare avanti, è tempo di tornare alla normalità e raccontare ai nostri cari tutto quello che ci ha riempito gli occhi, distribuendo regali e guardando foto. E di pianificare no il futuro, ma il prossimo viaggio!



TOTALE SPESE circa 1130€

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STOCCOLMA 10 gennaio 2010

Alla fine mi tocca scrivere nel letto, cosa scomodossima, ma tanto su oggi non c'è moltissimo da dire.
Ultima giornata piena a Stoccolma, piena per modo di dire perchè oggi abbiamo fatto proprio pochino.
Dopo una notte ricca di sogni, almeno per me, e la solita colazione, prendiamo il nostro ultimo mezzo pubblico (sempre  che domani il tempo sia clemente), ossia l'autobus 2 che ci porta sotto Palazzo Reale. Qui alle undici abbiamo la messa reale. Era tutta in svedese naturalmente e ci abbiamo capito così poco che alla fine non siamo riusciti a sapere se era con rito protestante o cattolico!! Un altro particolare che non ci è chiaro è se c'erano anche il re e la regina o due persone X...il dubbio rimarrà insvelato purtroppo!
Dopo volevamo fare la visita gratuita al Parlamento, ma il servizio è sospeso durante questo periodo per cui siamo rimasti a secco. Potevamo fare il tour in barca, ma era tardi così ci siamo dati allo shopping di fregnacce per praticamente tutto il pomeriggio. E siamo stati anche bravi che non abbiamo speso un granchè!
Ci siamo poi regalati una lunga pausa caffè in una carinissima konditori (caffetteria n.d.r.), dove abbiamo scritto tutte le cartoline, che subito dopo abbiamo imbucato (incredibile, ce l'abbiamo fatta a farlo prima dell'ultimo nano secondo!!).
Con calma siamo poi tornati in albergo, camminando ed entrando in altri due supermercati, dove abbiamo comprato una scatoletta di sardine per Churri.
Siamo poi rimasti a cazzeggiare in camera, una lunga doccia, qualche chiacchiera e infine via verso la nostra ultima cena in terra svedese.
Avevamo deciso per il Tranan, su consiglio della Lonely Planet, ma arrivati non ci sconfinferava molto, così abbiamo ripiegato sul vicino Tennestoppet che ci ha piacevolmente sorpreso: cucina casalinga, niente di particolare, ma molto gradita.
E poi come back e ultima nanna. Le impressioni finali a domani!



E anche l'ultimo giorno svedese è finito! Oggi, dopo tanto girovagare e complice il fato, ci siamo ritrovati una giornata a ritmo molto rilassato, ideale per fare un po' di junk shopping e fare vacanza.
La sveglia e colazione sono state ormai solite e alle 11 eravamo davanti alla Cappella Reale pronti per la messa, in svedese e con rito luterano (forse...)! Se ci metti che al posto d'onore c'erano due simpatici e distinti vecchietti che tanto somigliavano ai reali di Svezia, il quadretto è completo!
Dopo la messa, l'intenzione era quella di visitare il Parlamento che, ahinoi, è chiuso fino al 15 gennaio. Quindi, con la neve che viene giù (e verrà giù più o meno forte fino a sera), ci mettiamo a gironzolare per Gamla Stan in cerca di souvenir. Dopo due ore di camminata e due milioni di negozietti di souvenir all'attivo, ripieghiamo in un caffè dove, come ormai rituale dell'ultimo e penultimo giorno di vacanza, scriviamo le cartoline con un sottofondo di musica italiana.
Usciamo dal caffè che sono quasi le cinque e, pian piano, e con varie soste tra negozi e supermercati, torniamo in albergo.
Doccia e poi di nuovo per strada a cercare un posto dove cenare. Arriviamo a Odenplan e, aiutati da una ricerca su internet, finiamo al ristorante -pub Tennstoppet. Mangiamo benone e consumiamo le ultime fetecchie tra cibo, guardaroba (bella politica i localid a ste parti, che con la scusa del guardaroba ti spillano uno o due euro a cappotto!). Alle dieci siamo in albergo con 11 corone in tasca e pronti ormai per tornare a casa.
Oggi abbiamo sicuramente ricaricato le pile, magari abbiamo camminato un po', ma è stato il primo giorno di "vacanza" allo stile cultura-cazzeggio-relax tutto insieme; quello che noi generalmente non sappiamo fare. Penso però che sia una fortuna non saperlo fare bene perchè in pochi giorni non si può vivere un posto, ma solo catturare e portare via ciò che esso ti può offrire. E noi lo facciamo appieno, magari stancandoci, ma l'arricchimento visivo, umano e culturale è davvero impagabile. E oggi ho anche scoperto che ti amo si scrive Jag älsker dig e questo va tutto per l'amore mio!



SPESE 10.01.2010
Fregnacce varie 722sek
Pausa caffè 70sek
Cena 545sek

TOTALE 1337sek (circa 130€)

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UPPSALA e STOCCOLMA 09 gennaio 2010

h.10:53
Ieri ero davvero troppo stanca e troppo comoda, distesa sotto il peumone caldo, per mettermi a scrivere, così ho rimandato a oggi che tanto sapevo di avere tempo in treno (destinazione Uppsala).
Con ieri (anzi stamattina alle undici) abbiamo finito la Stockholm Card e i musei da vedere con lei. Ci è servita anche per andare a Sigtuna ieri mattina (treno fino a Marsta + autobus) e poi per entrare al museo d'arte moderna, che grazie al cielo non abbiamo pagato; decisamente non è di nostro gusto il tipo di arte, se poi aggiungi che avevano quattro ciofeche messe in croce...
Sigtuna invece davvero bellissima, merita davvero una visita. E a saperlo, saremmo rimasti con calma a bere il caffè lì piuttosto che rientrare in città per vedere il Moderna Museet! Insomma un bel paesino con case basse e rosso mattone, tante chiese in rovina, che con la neve facevano un effetto fiabesco, e un lago ghiacciato con una pista per pattinare e giocare a hockey. Dava veramente un senso di pace e tranquillità da "fuori dal mondo". E qui l'amore mio vuole comprarci una casa firmata Ikea...e vabbè lasciamo perdere va!
Il ritorno a Stoccolma ci ha però regalato un momento magico in riva al mare, dove ho potuto sbizzarrirmi con tantissime foto.
E dopo il Moderna Museet è venuto il tempo dello shopping: prima il mercato coperto Östermalms Saluhall, dove però non abbiamo trovato davvero niente che c'interesasse davvero e poi supermercato nel centro commerciale Åhléns proprio sopra alla T-centralen, dove invece io mi sono decisamente sbizzarrita.
Poi ci siamo lanciati verso Södermalm, il quartiere del divertimento, dove siamo finalmente andati ad assaggiare la cucina locale, fatta di aringa, polpette e qualche strana tipo alce, ma niente di particolare come invece abbiamo trovato in Finlandia, o per lo meno nel nord della Finlandia.
Siccome è partito il treno e non riesco più a scrivere, lascio la scrittura e mi godo il viaggio.

h.14:55
E di nuovo ritorno! Approfitto di questi minuti prima che il treno parta per dare qualche veloce impressione su Uppsala, anche perchè non è che ci voglia chissà quanto per descrivere questa cittadina. Niente di particolare quindi, se non una chiesa molto bella e una biblioteca con davvero dei libri che meritano uno sguardo. Si va infatti da alcuni manoscritti del 1200, fino ad arrivare al ventesimo secolo, passando per dipinti e una bibbia scritta in argento su fogli porpora (pezzo forte della mostra).
Abbiamo fatto poi un girettino per un paio di piccoli centri commerciali, ma, a parte le Pez per Giulia, non abbiamo trovato niente di particolare. Questi svedesi sono troppo internazionali per i nostri gusti!
Ora si ritorna a Stoccolma city e ci diamo che ci diamo di shopping che fa sempre bene!

h.18:45
Siamo arrivati a fine giornata. Una giornata lenta, fatta di spostamenti e diretti allo scazzo.
Dopo Uppsala, infatti, abbiamo girovagato tra centri commerciali e viuzze di Gamla Stan. Nessun acquisto importantem se non due cazzatine alla Coop svedese (sciroppo per dolcini, pirottini mignon e scatoletta per Churri), ma tante paranoie, almeno da parte mia, perchè come la giri e come la volti, riusciamo a spendere sempre più del preventivato, sarà mica possibile dico io?!?
Comunque alla fine abbiamo deciso di andare a mangiare presto, anche perchè è tutto chiuso. E quindi eccoci al Zum Franziskaner che, nonostante il nome, ha svariati piatti svedesi da provare.
Poi viaggio di ritorno in bus e nanna prima dell'ultimo giorno intero nella capitale svedese. E anche questa è quasi finita.



Penultima giornata in terra scandinava e noi ne abbiamo approfittato per fare una gita fuori porta a Uppsala, città ricca di storia, tradizioni e cultura. Antico centro nodale del regno di Svezia (nella sua cattedrale sono sepolti Gustav Vasa, sant'Erik, re e patrono di Svezia, e la regina Caterina), nel 1700 è stata anche sede di una celebre università, dove lavorò e insegnò Carlo Linneo, famoso botanico.
La città è oggi l'ombra dei fasti del passato. La cattedrale è imponente e riccamente decorata, ma il palazzo signorile (chiuso) non prometteva granchè e, per il resto, poche sono le tracce di storia. Alla biblioteca dell'università vediamo la silver bible, una bibbia del IV secolo scritta in caratteri gotici oro e argento su carta color porpora (una vera rarità...fatta in Italia!). Poi visitiamo il mercato coperto, versione rimpicciolita di quellodi Stoccolma, ma comunque carino...e internazionale (di svedese in Svezia, sembra esserci solo l'Ikea!). Per ingannare un po' il tempo, visitiamo un paio di centri commerciale, ma desistiamo presto e alle 15:09 partiamo di nuovo alla volta di Stoccolma.
Prima tappa capitolina è il grande magazzino PUB (solo abbigliamento e caro per giunta), poi pascoliamo per Hotorghallen e Hotorget, per prendere un caffè e poi dirigerci, in metro, a Slussen. Torniamo a Sodermalm per andare alla Coop dalla qiale usciamo con una spesa abbastanza esigua.
Allora varchiamo il ponte e ci dirigiamo a Gamla Stan, dove gironzoliamo un po' per vicoletti senza meta precisa. Visitiamo l'atelier di un pittore azero che ha dei quadri davvero carini e poi decidiamo di andare a cena. Locale prescelto è il Zum Franziskaner, nome che evoca chiaramente la Germania, ma che offre anche cucina tradizionale svedese. Mangiamo io salsiccia, ele il pattipytta o una cosa del genere, un mix di patate e carne tagliate a dadini, che avevamo già assaggiato in Finlandia. Due dolcini e poi via...dall'altra parte della strada, dove un mitico autobus ci porta fino a 300m dall'albergo, meglio di così!
Il mio amore è stata abbastanza nervosa tutto il giorno, ma ha saputo alternare anche momenti di meravigliosa dolcezza. Sta per finire anche questa e i commenti li lascio all'ultimo giorno.



SPESE 09.01.2010
Treno a/r Uppsale 348sek
Pez per Giulia 23sek
Caffè e cioccolata calda 64sek
Metro e bus 180sek
Spesa 38sek
Cena 628sek

TOTALE 1281sek (circa 130€)

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SIGTUNA e STOCCOLMA 08 gennaio 2010

Oggi tocca a me iniziare il resoconto della giornata. Siamo entrambi stanchi e l'amore mio è rimasta folgorata da un film alla tv e non riesce a staccarsi (e un po' gli girano pure...). La parola d'ordine di oggi è...tranquillità, cioè l'unica attrazione che non abbiamo visitato! Solita sveglia e colazione ormai routinarie (anche se oggi mancavano i dolcini che piacciono all'amore mio) e poi via in treno vero Sigtuna, un bellissimo paesino di origine vichinga a 40km da Stoccolma.
Tutta l'omogeneità europea della capitale si è smussata e addolcita in questo borgo davvero bello, ricco di chiese, un singolare municipio (il più piccolo di tutta la Scandinavia), case carinissime e un bel lago...ghiacciato. E se era bello tutto coperto di neve, non oso immaginare d'estate!
Dopo due ore a zonzo per il paese, con annessa visita al museo locale, torniamo alla volta della nostra meta iniziale, dove visitiamo il Moderna Museet (che non vale assolutamente il prezzo del biglietto) e poi andiamo al mercato coperto. L'idea era di fare in quest'ultimo un po' di acquisti di prodotti tipici locali, ma qello che ci siamo trovati davanti è stato qualche banco di alimentari, tutt'altro che locali (c'era la pasta Setaro...) e un'infinità di baretti dove mangiare. Un posto davvero incantevole, ma non per comprare da mangiare e ripieghiamo quindi su un noto supermercato locale, l'Hemkop, dove facciamo incetta di articoli per pasticceria, birre e marmellate da portare in Italia.
Per cena poi ci spostiamo a Sodermalm verso un ristorante carino e con cucina finalmente svedese (aringa, polpette, formaggio).
E ora albergo e nanna.
Abbiamo preso tanto freddo e siamo stanchi, ma le cose che stiamo vedendo resteranno nelle nostre menti e nei nostri ricordi per tutta la vita. E Stoccolma, con tutti i difetti di una capitale europea, è davvero bella.
Menzione particolare oggi per un paio di stazione della metro meravigliosamente decorate, tra le quali una dedicata all'Italia!
A domani!



SPESE 08.01.2011
Magnete 35sek
Sigtuna museum 40sek
Coffee break al Moderna Museum 121sek
Spesa da Hemkop 283sek
Cena al Pelikan 674sek

TOTALE 1153sek (circa 115€)

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STOCCOLMA 07 gennaio 2010

San Luciano! Innevato e meno gelido!!
E' da non credere, eppure siamo riusciti nella nostra impresa quotidiana: due musei, il palazzo reale, il municipio e la chiesa! Incredibile, eppure abbiamo incastrato tutto e senza grosse corse, ma anche fermandosi solo una volta per un dolcino e un thè. Le gambe protestano, ma ci è venuta comunque in aiuto la Tbanna, veloce, pilita e soprattutto gratis con la Stockholm card!
Comunque, prima tappa della giornata è stata il municipio della città, famoso per la cerimonia di consegna dei premi Nobel. Volevamo arrivare per le 10, orario della visita guidata, ma ci siamo un po' attardati e anche un po' persi, quindi siamo arrivati pensando di dover cambiare i piani, invece a sorpresa c'era una visita guidata in inglese subito dopo. Dopo aver perso un po' di tempo nei dintorni e giochicchiando con la neve, siamo quindi andati a vedere questo bel palazzo con un ragazzo davvero carino come guida, ma assolutamente incomprensibile! W il marito poliglotta in questi casi :))
Tappa successiva è stato il palazzo reale, più in particolare il tesoto e gli appartamenti, entrambi con visita guidata in un inglese decisamente più capibile, almeno per quanto mi riguarda.
Ah, dimenticavo che, per una botta di culo tempistica, siamo riusciti a vedere anche il cambio della guardia al palazzo reale.
Camminando poi per Glam Stna, dopo una velocissima visita alla cattedrale subito fuori dal palazzo reale, ci siamo fermati in una minicaffetteria, che si trova appiccicata a un vicolo molto famoso del quartiere (Mårten Trotzig Grand n.d.r.). Questo ovviamente l'abbiamo scoperto dopo aver girato un quarto d'ora per trovare il suddetto vicolo!!!
Quindi dopo thè/caffè e dolcino, via con Tbanna verso le due ultime tappe: l'Historyska museet e il National museum; entrmabi piuttosto mediocri, ma, a quanto sembra, piuttosto importanti a livello nazionali. A mio parere merita per alcune cose l'Historyska, mentre il National può essere decisamente lasciato perdere.
E infine, nel gelo della notte, siamo andati alla ricerca di un posticino per sfamarci, che ne avevamo decisamente bisogno. La scelta è caduta su un pub irlandese con musica dal vivo. E ancora niente cibo tipico svedese, speriamo di provarlo prima dell'11!



E anche il secondo giorno a Stoccolma sta per terminare. Se il programma di ieri era ambizioso, quello di oggi lo è stato anche di più, ma ormai siamo diventati dei tritamusei, dei macinapalazzi e degli strizzachiese da combattimento!
Dopo la solita "copiosa" colazione, alle 9:30 siamo per strada per arrivare, tardi, alla visita guidata dal Municipio delle 10:00. Poco male, becchiamo quella delle 11:00 e nel frattempo l'amore mio si sbizzarrisce con mille foto sotto una bella nevicata. La visita al Municipio è molto interessante, con la guida che si trattiene molto sui premi Nobel e la loro cerimonia, che si fa nella sala blu...che di blu non ha niente!
Dopo il Municipio ci lanciamo affamati...verso  il palazzo reale e in tre ore ci spariamo nell'ordine: il cambio della guardia, il museo Tre Corone (sull'antico palazzo reale), il Tesoro della Corona e gli appartamenti reali (questi ultimi due visite guidate), tutti davvero molto interessanti e ben spiegati.
Poi offriamo cinque minuti del nostro tempo alla cattedrale (carina, molto belli il pulpito e i banchi reali) e almeno 20 alla pausa caffè e dolcino. Subito dopo una sbirciatinaal vicolo più stretto di Stoccolma (era proprio a fianco del nostro bar, ma noi abbiamo preferito fare il giro della città vecchia per trovarlo!!).
Sembrerà già così un programma denso, ma sono solo le quattro e nelle successive quattro ore via a visitare l'Historyska museet (bella la sezione sui vichinghi) e il National museum (alcuni quadri interessanti e un piano, il primo, pieno di cose di discutibile valore artistico, ma bella la mostra su Friedrich).
Ci affacciamo sull'isola a fianco per vedere l'AF Chapman, una nave diventata albergo e poi proviamo a cercare un posto dove mangiare. Alla fine optiamo per un Irish pub dove ci rifocialliamo con Irish stew, beef with Guinnes pie, due belle birrozze e un po' di feta e olive per l'amore mio, che si sente molto mediterranea stasera.
E infine eccoci in hotel, pronti per recuperare le forze e ripartire per una nuova avventura!



SPESE 07.01.2010
Pausa caffè e dolcino a Glam Stan 73sek
Cena al the Dubliner 428sek

TOTALE 501sek (circa 50€)

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STOCCOLMA 06 gennaio 2010

Prima pipienissima giornata a Stoccolma! Dopo una dolcissima sveglia e un'abbondantissima colazione, per la quale l'amore mio era felicissimo, ci siamo lanciati nella nostra avventura svedese.
Stamattina ci siamo goduti una passeggiata gelida nella solitudine quasi totale fno all'ufficio del turismo, dove abbiamo preso la Stockholm card e abbiamo chiesto un paio di cosine.
Con le idee un po' più chiare ci siamo quindi diretti verso l'isola di Djungarden...o qualcosa di simile!! Lì abbiamo visto nell'ordine: lo Skansen, il Nordiska museet e il Vasa.
Il primo è un parco dove si trova un po' di tuttp: dalle abitazioni di un tempo ricostruite, allo zoo di animali scandinavi, dalle giostre per bambini al rettilario. Un'area piuttosto vasta che però noi abbiamo visto piuttosto di corsa per svariati motivi: freddo freddissimo, poco tempo e molte attrazioni chiuse, essendo questa bassa stagione per visitare Stoccolma.
Verso l'una abbiamo deciso di andare a visitare il Nordiska museet, un museo davvero particolare, un collage di tutto ciò che è svedese, un patchwork di storie, tradizioni e cultura presenti e passate, che siano esse buone o cattive non importa. Molto interessante!
Dopo pausa ristoratrice nella caffetteria del museo, via a visitare il famoso Vasa per cui l'amore mio scalpitava da quando abbiamo rpeso i biglietti aerei. Un vascello completo, tirato su dall'acqua e maestralmente ristrutturato, di cui abbiamo visitato e visto ogni dettaglio. Probabilmente la miglior visita del viaggio, sicuramente della giornata, il Vasa infatti merita tre ore buone e ne vale veramente la pena!
Ridi e scherza alla fine si è fatto ora di cibo e un po' a piedi, un po' con la Tbanna (metropolitana n.d.r.), siamo arrivati all'Hard Rock Cafè, dove ci siamo scofanati paninozzo e corollari vari. Decisamente ci voleva. E l'amore mio per oggi sta davvero parlato!!



Primo giorno a Stoccolma e prima scorribanda per la città.
Sveglia alle sette (scherzo, erano le otto e un quarto, che sennò l'amore mio mi avrebbe tenuto il muso fino al 2011!!) e subito un po' di sane coccole. Poi colazione, davvero ottima e abbondante (non so cosa dirà il mio fegato, ma penso che mi abbufferò di uova questa settimana!) nella sala dell'hotel. L'hotel è davvero carino: sì, per carità un po' lontano dal centro, ma in compenso ha una struttura e un ambiente molto caldo e accogliente.
Riempita la pancia ci lanciamo alla scoperta di Stoccolma forti della nostre...gelate...gambe e di una cartina. La prima sosta è all'ufficio del turismo, dove compriamo la Stockholm card e chiediamo un po' di cose su orari ed escursioni.
Poi, sempre a piedi, raggiungiamo l'isola di Djurgarden, che ci vedrà esplorarla per tutta la festa dell'Epifania. batteziamo la nostra card allo Skansen, un museo a cielo aperto che, nel suo enorme parco, ospita una serie di botteghe di artigiani, lo zoo di animali polari, un rettilario e un acquario, oltre a un po' di giostre, una chiesa e chi più ne ha più ne metta. Insomma una città folle e conturbante allo stesso tempo, nata dalla mente e dalla volontà di un tale Hazeliva. Specie le botteghe sono state interessanti; ognuna ospita un'attività produttiva condotta "come si faceva una volta": la panetteria, il vetraio, il fabbro, il tipografo...tutti corredati di negozietto. Lo zoo degli animali polari è carino, ma lo passiamo abbastanza rapidamento, memori dell'esperienza della Finlandia (vedi qui n.d.r.); l'amore mio resta però incantata da un otter e da una volpe rossa. Anche la chiesetta è carina e il rettilario è completo e ben fatto: abbiamo persino potuto toccare un serpente!
Intorno all'una e mezza lasciamo lo Skansen e ci dirigiamo al Nordiska museet. Questo ospita mostre ed esposizioni davvero varie (al pianterreno c'era un'esposizione di...lavatrici!); interessanti quelle di design, non per niente oggi la Svezia è forse la nazione più all'avanguardia un questo campo, e le stanze dedicate alle case, alle tradizioni svedesi e al popolo e alla cultura Sami.
Prima di rituffarci nel freddo ci regaliamo un caffè e dolcino ristoratori nella caffetteria del museo. Poi fuori a gelare per...800 metri, perchè proprio di fronte infatti c'è il Vasa museet! Prendete un vascello a due ponti del 1628, costruito per essere l'orgoglio della flotta svedese nel mondo e affondato al suo primoviaggio (a 600 metri dal porto), lasciatelo sul fondo per tre secoli e poi, negli anni Sessanta del secolo scorso, tiratelo in secca e ristrutturatelo. Risultato? Un capolavoro unico e affascinante, un tuffo nella storia davvero avvincente ed emozionante.
Dopo tre ore tra foto, video e negozietto rimettiamo il naso fuori e ci dirigiamo verso il centro e la metropolitana. In giro non c'è nessuno e non si vede nemmeno un termometro! Giretto rapido in metro (1 fermata) e poi a piedi su Sveavägen fino all'Hard Rock Cafè con cena e maglietta! poi di nuovo di corsa in albergo per una lunga e calda doccia. E per scoprire che eravamo a -20°!!
Domani si riparte: Stoccolma part two in arrivo!



SPESE 06.01.2010
Stockholm card 1250 sek
Coffè break al Nordiska museet 88 sek
Shopping al Vasa 200 sek
Cena Hard Rock Cafè 630 sek
T-shirt Hard Rock Cafè 269 sek
Formine biscotti 36 sek
Dolcino alla bakery 18 sek

TOTALE 2469 sek (circa 250€)

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IN VIAGGIO 5 gennaio 2010

h.13:15
Treno intercity per Milano centrale, quasi a Brescia, dove prenderemo il treno regionale per Bergamo. Destinazione Orio al Serio e aereo per Stoccolma!
Tutto questo per sintetizzare la giornata di oggi. Insomma una cinque giorni nella capitale svedese, un viaggio nato per caso quando ancora Elia non sapevo nemmeno che periodo di ferie aveva. C'erano sti biglietti della Ryanair a 1 euro così ci siamo detti: "Perchè no?", cioè tanto se poi non si poteva erano solo 4 euri persi!
Quindi andata da Orio e ritorno a Treviso lunedì prossimo.
E ora coincidenza a Brescia.

h.18:15
Eccoci qui sull'aereo, ad ascoltare per l'ennesima volta gli annunci di sicurezza.
Abbiamo passato un'oretta e mezza a Bergamo con Linda, un'amica conosciuta su Trivago, che ci ha fatto un po' di compagnia e ci ha mostrato la città che, devo ammettere, mi ha favorevolmente impressionata. Davvero molto bella!
E dopo la tradizionale corsa da quasi ritardatari (il bus ci doveva mettere un quarto d'ora, invece ci ha messo più del doppio!), siamo arrivati all'aereoporto dove abbiamo fatto il pranzo-cena con un panino e una mezza fanta.
E ora: Stoccolma we're coming!



Benvenuti a Stoccolma!
Ormai la tradizionale capatina verso il Polo nei mesi invernali è una realtà e non potevamo omaggiare la Scandinavia anche anche nel 2010. Ed eccoci qua: un biglietto strappato a niente, le ferie che il fato ha voluto cambiare e Stoccolma che diventa una realtà.
Dopo un fugace incontro con un'altra sfulminata amica trivaghina dell'amore mio a Berghem (che dalla funicolare ricorda tanto la sorella norvegese), siamo volati fin quassù alla scoperta della capitale della Scandinavia.
Poco altro da dire: domani si parte alla scoperta di Stoccolma. E buona vacanza a...noi!



SPESE 05.01.2010
Aereo a/r 4€ :)
Treno Mestre - Brescia - Bergamo 61,20€
Bus Bergamo alta - aereoporto 3,40€
Coffee con Amz 6,80€
Pranzo/cena 13,10€
Autobus aereoporto Skavsta - centro città a/r 10€
Taxi centro città - hotel 15€

TOTALE 113,50€

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