La mappa dei paesi che ho visitato

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Vendo rustico casale a Pico (FR)

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PORTO DO MOS 6 aprile 2009

Oggi la mia povera nipotina festeggia 3 anni senza la sua zietta, sigh sigh!! La quale invece oggi si è lanciata alla scoperta di ben tre monasteri: quello templare a Tomar, quello d'inizio Novecento di Fatima e quello fuori programma di oggi a Bathala, letto ovviamente come è scritto ;-) Il migliore è stato sicuramente quello di Tomar, anche se per me non batte quello di ieri: troppo intricato e mal segnalato, oltre che poco curato, ma questo purtroppo è un difetto che si riscontra facilmente in Portogallo. Con questo non voglio dire che non ne è valsa la pena, anzi! Il monastero è decisamente imponente ed è una pena vederlo ridotto così. Secondo posto per Batalha, molto bello esternamente, decisamente povero internamente. Degna di nota è la Capela Imperfecta, decorata in maniera incredibile e resa ancora più suggestiva dal fatto che, essendo incompleta, è a cielo aperto. Infine oserei dire anche fuori classifica Fatima, una montatura dietro a qualcosa in cui io non credo molto e utilizzato indegnamente a fini politici. Se poi ci aggiungiamo che architettonicamente siamo quasi nel peggior periodo artistico...bè avrete capito che non è stata un'escursione per me proficua, ma che comunque andava fatta "per dovere di cronaca"! Dopo una sana doccia ristoratrice siamo andati alla ricerca del ristorante aperto, ma non abbiamo trovato niente di niente (è pur sempre lunedì!), così ci siamo dati ai nostri wurstel, a cui abbiamo affiancato un po' di verduta, uno yogurt e qualche fragola comprata all'Intermarchè, con un altro paio di cazzate. Serata tranquilla insomma e domani ultima giornata in zona, dove Coimbra sarà la nostra meta principale a cui affiancheremo sicuramente qualche altro monastero o castello!



Questo giorno di festa (la nostra piccola nipo-tritola compie 3 anni!) è stato per noi anche il dia (giorno in spagnolo N.d.R.) della cristianità. Sfruttiamo subito le migliorie del nostra nuova sistemazione logistica sparandoci un'abbondante colazione con cereali, latte, dolcini e quant'altro. Con lo stomaco pieno (e dovrà accontentarsi di questo per le prossime 10 ore circa!) montiamo in macchina alla volta del tour dei tre monasteri che ci siamo programmati.
La statale 356 va verso Fatima, poin Ourem e giunge infine a Tomar, prima tappa del nostro pellegrinaggio. Il Convento do Cristo è un'opera eccelsa ed eccezionale, testimone indistruttibile della storia dei templari, della loro presenza in terra lusa e del livello di ricchezza e potere che seppero raggiungere. Il complesso gioco di scale e piani si snoda su tre piani di corridoi, cappelle, cellette, tutte affacciate su chiostri...diversi! ne ho contati almeno sette, ognuno figlio di un'epoca, uno stile e un gusto diversi. motivo comune la ricchezza economica per compiere e finanziare certe opere e il desiderio di ogni Gran Maestro dell'Ordine del Tempio di lasciare ai posteri traccia del suo passaggio.
Giriamo e rigiriamo per questo mausoleo del segreto, dei doppi sensi e di Dio scoprendo ad ogni passo un angolo nuovo, un particolare eccezionale o forse custode di un segreto ancora più grande. I templari erano i custodi del Santo Graal...il tesoro dei tesori! Il cantuccio più spettacolare della struttura è senza dubbio la chiesa, a pianta circolare, finemente e riccamente dipinta e decorata. Ahimè, la stavano ristrutturando,per cui possiamo vederla solo da "lontano", ma lo spettacolo è comunque notevole.
Provvedo poi a far incazzare come una iena la mia patatina, facendola girare un'altra volta tutto il convento alla ricerca della loja de enogastronomia. Finalmente la troviamo e mi regalo ben tre bottiglie di vino ispirate a questo posto.
Lasciata Tomar ci dirigiamo verso Fatima. Ad accoglierci c'è la pioggia, ma noi imperterriti continuiamo la visita. Vediamo la chiesa, la cappella delle Apparizioni e la nuova chiesa della Santissima Trinità. Un posto nel complesso deludente. La Madonna è apparsa a tre fanciulli innocenti portando loro un messaggio, l'uomo ha provveduto a costruire cemento su cemento, trasformando un borgo di contadini, in un parco di attrazioni. Se devo pensare alla spiritualità e al contatto con Dio, penso alla semplicità dei boschi dell'Umbria o ai passi del cammino di Santiago, poco a costruzioni enormi. Ciò non significa che non ne comprenda il motivo. Innalzare un tempio è da sempre il ringraziamento dell'uomo al divino per qualche grazia ricevuta. E Fatima segue questa linea. E la nuova chiesa (davvero bella) pure.
Dopo un modesto caffè al "cafè Ave Maria", lasciamo la cittadina diretti a Bathala. Ah, un piccolo inciso: tra Tomar e Fatima passiamo per la stazione ferroviaria di Fatima (circa 20-25 km dal paese), dove ero arrivato in treno anni orsono alla scoperta di questi posti. quante cose sono cambiate tra questi due viaggi! Due vite diverse, due persone (io) diverse! Gli stessi panorami, diverse le sensazioni.
Fatima e Bathala distano tra di loro una quindicina di chilometri e in poco tempo ci imbattiamo nel monastero di Santa Maria della Vittoria, fatto costruire da don Josè d'Avis in ringraziamento alla Vergine per la vittoria nella battaglia di Aljubarrite. Un capolavoro architettonico, un misto di gotico e manuelino. La chiesa è imponente, con vetri policromi splendenti, ma è nella struttura di contorno che si celano le vere gemme. Innanzitutto la cappella del Fondatore, magnificamente decorata e tumulo di don Josè, sua moglie Eleonora di Lancaster e dei loro eredi, tra cui Enrique il navigatore (lo stesso di Sagres e Cabo São Vicente). Poi il chiostro principale e la sala capitolare con il monumento al milite ignoto (incluso cambio della guardia!), per ultimo la Cappella Incompiuta: che dire, non oso immaginare se l'avessero completata!
Lasciata la struttura ci concediamo cinque minuti di visita a una mostra di pittura (non ne meritava di più) e poi completiamo la giornata con una gita al...supermercato. Ancora una volta il Portogallo dimostra di essere più prossimo all'Italia che alla Spagna per offerta di beni, sapori e abitudini.
La programmata cena alla Tasquinha di Maria è rimandata per chiusura locale e noi provvediamo a rifocillarci con wurstel e insalata (e il mitico yogurt avena e noci dell'Activia, ormai estinto in Spagna). Insomma un'altra giornata piena, segnata da tanti eventi: il compleanno di Giulia, ma anche il terremoto in Abruzzo e le scioccanti immagini dei danni. Domani si riparte, nuove mete ci attendono!



SPESE DEL 06.04.2009
Vino convento Tomar 18,60 euro
Cafè a Fatima 0,60 euro
Spesa Intermarchè 22,90 euro

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