OSLO 30 dicembre 2005
Sono le dodici e cinque (meglio mezzanotte e cinque) e finalmente si conclude questa splendida giornata. Splendidi per un sacco di momenti che poi ti racconto.
Finalmente perchè non vedo l'ora di addormentarmi, risvegliarmi e viverne una ancora più splendida!
Ma torniamo a noi: abbiamo cominciato la giornata con una mega colazione e con il portiere dell'albergo che voleva fregarci per lasciarci la stanza. Abbiamo cambiato albergo e poi siamo andati finalmente a goderci Oslo:
- Galleria Nazionale: hai visto l'URLO (di Munch N.d.R.)! Che spettacolo vederti commossa di gioia ed emozione davanti a quel quadro. E poi Monet e tanti altri.
- Palazzo Reale e poi giù di corsa per le scale e la neve fino al
- Munch Museet: che spettacolo. È davvero bello vederti ammirare quei quadri e poi impazzire per tutte le minchiate che vendono al negozietto (ovviamente a prezzi esorbitanti!)
Dopo interminabili lagne sei riuscita a portarmi da McDonald a pranzo: cucina solita, ma la cosa più divertente è stata vedere le aranciate volare per terra e soprattutti vederti fare la gelosa!
Per fortuna, almeno per oggi, sono riuscito a scamparmi la gita sui pattini, ma penso che domani mi tocchi!
E poi camera e doccia e cena con furto autorizzato dei boccali di birra!
Un solo dispiacere: ho visto i tuoi occhi illuminarsi e le tue gote accendersi all'idea di andare a cena al Grand Hotel non essere riuscito a portarti un po' mi è dispiaciuto.
Seconda giornata...e che dire!? Siamo qui sul letto a ridere e scherzare mentre scriviamo quelle poche frasi sconclusonate che ci passano per la testa ed è inutile: stiamo bene, ma proprio bene!
Oggi abbiamo visto Munch, l'Urlo, come me lo sono immaginato, mi è apparso così, all'improvviso in tutto il suo dolore e la sua angoscia. Quel quadro ha segnato la mia adolescenza, ha percorso con me anni duri e averlo visto mi ha riportato sofferenze, lacrime, ma poi mi sono girata e c'eri tu lì con me ad affrontare tutto con un solo sguardo o tutt'al più con un bacio e tutto il resto è contorno.
Siamo in Norvegia, ma potremmo essere ovunque perchè quello che conta è che siamo insieme. Nel bene e nel male. Mano nella mano.
Finalmente perchè non vedo l'ora di addormentarmi, risvegliarmi e viverne una ancora più splendida!
Ma torniamo a noi: abbiamo cominciato la giornata con una mega colazione e con il portiere dell'albergo che voleva fregarci per lasciarci la stanza. Abbiamo cambiato albergo e poi siamo andati finalmente a goderci Oslo:
- Galleria Nazionale: hai visto l'URLO (di Munch N.d.R.)! Che spettacolo vederti commossa di gioia ed emozione davanti a quel quadro. E poi Monet e tanti altri.
- Palazzo Reale e poi giù di corsa per le scale e la neve fino al
- Munch Museet: che spettacolo. È davvero bello vederti ammirare quei quadri e poi impazzire per tutte le minchiate che vendono al negozietto (ovviamente a prezzi esorbitanti!)
Dopo interminabili lagne sei riuscita a portarmi da McDonald a pranzo: cucina solita, ma la cosa più divertente è stata vedere le aranciate volare per terra e soprattutti vederti fare la gelosa!
Per fortuna, almeno per oggi, sono riuscito a scamparmi la gita sui pattini, ma penso che domani mi tocchi!
E poi camera e doccia e cena con furto autorizzato dei boccali di birra!
Un solo dispiacere: ho visto i tuoi occhi illuminarsi e le tue gote accendersi all'idea di andare a cena al Grand Hotel non essere riuscito a portarti un po' mi è dispiaciuto.
Seconda giornata...e che dire!? Siamo qui sul letto a ridere e scherzare mentre scriviamo quelle poche frasi sconclusonate che ci passano per la testa ed è inutile: stiamo bene, ma proprio bene!
Oggi abbiamo visto Munch, l'Urlo, come me lo sono immaginato, mi è apparso così, all'improvviso in tutto il suo dolore e la sua angoscia. Quel quadro ha segnato la mia adolescenza, ha percorso con me anni duri e averlo visto mi ha riportato sofferenze, lacrime, ma poi mi sono girata e c'eri tu lì con me ad affrontare tutto con un solo sguardo o tutt'al più con un bacio e tutto il resto è contorno.
Siamo in Norvegia, ma potremmo essere ovunque perchè quello che conta è che siamo insieme. Nel bene e nel male. Mano nella mano.
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