IN VIAGGIO 11 gennaio 2010
Scrivo dal cielo. No, non sono morto, sto solo volando verso casa. La vacanza è finita e già la testa va agli impegni futuri.
Stamattina ci siamo alzati tardi, alle 09:30, e mentre facevamo colazione (all'amore mio mancavano panna, pancakes e dolcini, sigh!) ci toglievano le cose intorno, preparando già la sala per il pranzo. Un'immagine molto nitida della giornata, con la vacanza che sta per scomparire e il contorno che già prende le sembianze nuove, quelle del ritorno alla normalità.
Tornati in camera facciamo le valigie e alle 11:00 siamo fuori dal nostro bellissimo hotel da 150€ a camera (noi ne abbiamo pagati solo 57€ grazie a un'offertona su internet) in cammino verso la stazione degli autobus. Dopo 45 minuti di scarpinata arriviamo alla stazione, facciamo una pausa all'ufficio del turismo e attraversiamo un centro commerciale, prima di arrivare al nostro pullman. Che parte all'una, dopo aver rischiato di lasciarci a terra chiusi tra due porte!!
80 minuti (oh, spaccati!) di viaggio e arriviamo all'aereoporto, controllo bagagli e imbarco. E volo.
All'atterraggio anche il nostro tavolo avrà assunto nuove sembianze e la nostra vacanza sarà davvero finita. Treviso ci aspetta con la suocera al gate.
Cosa resta? Una città cosmopolita, priva di qualsiasi eccezionalità (tranne il Vasa, ma sono di parte) e abbastanza cara, ma un bel posto da vivere. Di Stoccolma mi resteranno i baci sotto la beve, il Vasa, la passeggiata per Gamla Stan e poco altro di veramente indimenticabile, ma anche un'idea di città del mondo, come Londra o New York. Tutto ordinato, tutto apparentemente efficiente: perchè non ci riusciamo anche noi?
Tornare in Italia significa vedere la gente che s'imbuca in coda, come i tre tamarroni veneti sull'aereo con noi. Significa dover lottare ogni giorno per quello che è tuo e ti spetta di diritto. Significa tornare al nervosismo quotidiano in ogni cosa. E la domanda allora è: perchè tornare? Ogni volta che torno da un posto che mi piace me lo chiedo, ma poi vuoi il lavoro che faccio, che mi piace e che comunque mi fa muovere, vuoi che non sono così coraggioso o stolto da mollare tutto e andare da un'altra parte, desisto. Chissà un giorno...non sappiamo cosa ci riserva il futuro.
Se tornerò da queste parti? Non lo so. Forse in camper fino a Capo Nord, passando per paesini incantati come Sigtuna...ma è presto per saperlo. Ora mi servono anche il sud, l'est e l'ovest. Buon viaggio, viaggiatore!
Ispirato l'amore mio...ma quello che ha scritto lo condivido praticamente in toto.
Giornata di viaggio oggi, senza nessun acquisto da fare, cartoline da imbucare, soldi stranieri da finire...davvero strano per i nostri canoni, si vede che siamo rimasti almeno un giorno in più del necessario in questa bella capitale nordica. Bella, non eccezionale, e maledettamente fredda, anche se per caso, un freddo raro quindi, umido, ma con una neve soffice e farinosa.
Una città come tante, senza grandi pretese o originalità che colpiscono. Certo il Vasa e lo Skansen meritano davvero, così come la città vecchia e i tanti accoglienti caffè.
E' una città internazionale, una capitale ordinata e attiva, un posto unico per vivere, ma in cinque giorni c'è d annoiarsi. Avremmo forse dovuto fare un paio di giorni a Gotheborg, ma in fondo va bene così.
Siamo anche riusciti a stare in un totale di spese decente (circa 1100€ tutto compreso, non male no?) sebbene sia davvero una città cara appestata.
Ne è valsa la pena? Me lo chiedo, ma poi mi rispondo che ne vale sempre la pena, viaggiare, conoscere posti nuovi, mettere in dubbio la propria vita di tutti i giorni, sognare sempre in meglio...
Stoccolma è una città giovane e quindi fatta per giovani, con più di ottanta musei e un'infinità di locali, con internet che ne fa da padrone, così come le relazioni sociali.
Forse noi non siamo fatti per questo, vorremmo, ma non lo siamo. Siamo nati vecchi e questo tipo di luoghi ci lasciano sempre un po' perplessi.
Di sicuro ci siamo arricchiti, come ad ogni vacanza e per l'ennesima volta ci domandiamo perchè solo in Italia si vive nel disordine, nella sporcizia e nel magna magna.
Ma è tempo di andare avanti, è tempo di tornare alla normalità e raccontare ai nostri cari tutto quello che ci ha riempito gli occhi, distribuendo regali e guardando foto. E di pianificare no il futuro, ma il prossimo viaggio!
TOTALE SPESE circa 1130€
Stamattina ci siamo alzati tardi, alle 09:30, e mentre facevamo colazione (all'amore mio mancavano panna, pancakes e dolcini, sigh!) ci toglievano le cose intorno, preparando già la sala per il pranzo. Un'immagine molto nitida della giornata, con la vacanza che sta per scomparire e il contorno che già prende le sembianze nuove, quelle del ritorno alla normalità.
Tornati in camera facciamo le valigie e alle 11:00 siamo fuori dal nostro bellissimo hotel da 150€ a camera (noi ne abbiamo pagati solo 57€ grazie a un'offertona su internet) in cammino verso la stazione degli autobus. Dopo 45 minuti di scarpinata arriviamo alla stazione, facciamo una pausa all'ufficio del turismo e attraversiamo un centro commerciale, prima di arrivare al nostro pullman. Che parte all'una, dopo aver rischiato di lasciarci a terra chiusi tra due porte!!
80 minuti (oh, spaccati!) di viaggio e arriviamo all'aereoporto, controllo bagagli e imbarco. E volo.
All'atterraggio anche il nostro tavolo avrà assunto nuove sembianze e la nostra vacanza sarà davvero finita. Treviso ci aspetta con la suocera al gate.
Cosa resta? Una città cosmopolita, priva di qualsiasi eccezionalità (tranne il Vasa, ma sono di parte) e abbastanza cara, ma un bel posto da vivere. Di Stoccolma mi resteranno i baci sotto la beve, il Vasa, la passeggiata per Gamla Stan e poco altro di veramente indimenticabile, ma anche un'idea di città del mondo, come Londra o New York. Tutto ordinato, tutto apparentemente efficiente: perchè non ci riusciamo anche noi?
Tornare in Italia significa vedere la gente che s'imbuca in coda, come i tre tamarroni veneti sull'aereo con noi. Significa dover lottare ogni giorno per quello che è tuo e ti spetta di diritto. Significa tornare al nervosismo quotidiano in ogni cosa. E la domanda allora è: perchè tornare? Ogni volta che torno da un posto che mi piace me lo chiedo, ma poi vuoi il lavoro che faccio, che mi piace e che comunque mi fa muovere, vuoi che non sono così coraggioso o stolto da mollare tutto e andare da un'altra parte, desisto. Chissà un giorno...non sappiamo cosa ci riserva il futuro.
Se tornerò da queste parti? Non lo so. Forse in camper fino a Capo Nord, passando per paesini incantati come Sigtuna...ma è presto per saperlo. Ora mi servono anche il sud, l'est e l'ovest. Buon viaggio, viaggiatore!
Ispirato l'amore mio...ma quello che ha scritto lo condivido praticamente in toto.
Giornata di viaggio oggi, senza nessun acquisto da fare, cartoline da imbucare, soldi stranieri da finire...davvero strano per i nostri canoni, si vede che siamo rimasti almeno un giorno in più del necessario in questa bella capitale nordica. Bella, non eccezionale, e maledettamente fredda, anche se per caso, un freddo raro quindi, umido, ma con una neve soffice e farinosa.
Una città come tante, senza grandi pretese o originalità che colpiscono. Certo il Vasa e lo Skansen meritano davvero, così come la città vecchia e i tanti accoglienti caffè.
E' una città internazionale, una capitale ordinata e attiva, un posto unico per vivere, ma in cinque giorni c'è d annoiarsi. Avremmo forse dovuto fare un paio di giorni a Gotheborg, ma in fondo va bene così.
Siamo anche riusciti a stare in un totale di spese decente (circa 1100€ tutto compreso, non male no?) sebbene sia davvero una città cara appestata.
Ne è valsa la pena? Me lo chiedo, ma poi mi rispondo che ne vale sempre la pena, viaggiare, conoscere posti nuovi, mettere in dubbio la propria vita di tutti i giorni, sognare sempre in meglio...
Stoccolma è una città giovane e quindi fatta per giovani, con più di ottanta musei e un'infinità di locali, con internet che ne fa da padrone, così come le relazioni sociali.
Forse noi non siamo fatti per questo, vorremmo, ma non lo siamo. Siamo nati vecchi e questo tipo di luoghi ci lasciano sempre un po' perplessi.
Di sicuro ci siamo arricchiti, come ad ogni vacanza e per l'ennesima volta ci domandiamo perchè solo in Italia si vive nel disordine, nella sporcizia e nel magna magna.
Ma è tempo di andare avanti, è tempo di tornare alla normalità e raccontare ai nostri cari tutto quello che ci ha riempito gli occhi, distribuendo regali e guardando foto. E di pianificare no il futuro, ma il prossimo viaggio!
TOTALE SPESE circa 1130€